L’ansia tra i giovani continua a emergere come un problema crescente nella nostra società, con un impatto profondo sulla salute mentale e sul benessere generale.
Per molti giovani, il disagio psicologico si accompagna ancora a un senso di vergogna che ostacola la richiesta di supporto.
Le principali cause d’ansia tra i giovani si riconfermano:
· Pressioni Accademiche: il sistema scolastico pone aspettative elevate, con esami e scelte che influenzano il futuro;
· Influenza dei Social Media: la presenza costante sui social spesso crea ansia, esponendo i giovani a modelli ideali irrealistici di bellezza, successo e felicità;
· Isolamento Sociale: la dipendenza dalla tecnologia può portare a una disconnessione sociale, contribuendo all’ansia e al senso di isolamento.
Queste cause incidono in modo significativo sulla vita degli adolescenti, aumentando il rischio di depressione, disturbo d’ansia generalizzato e attacchi di panico. L’ansia cronica si manifesta anche fisicamente, con sintomi come mal di testa, problemi digestivi e affaticamento, influenzando negativamente anche i rapporti sociali.
Affrontare l’ansia: il bisogno di un cambio di prospettiva
Uno dei primi passi per contrastare l’ansia è la consapevolezza: riconoscere i segnali e apprendere tecniche di gestione può aiutare i giovani a sentirsi meno soli. Un ruolo cruciale è svolto dalla promozione della salute mentale, che mira a ridurre la vergogna e a incoraggiare il sostegno psicologico. Il tema della vergogna nel chiedere aiuto era già emerso chiaramente dall’indagine di Telefono Azzurro e Bva Doxa del 2023, condotta su un campione di 800 ragazzi dai 12 ai 18 anni. Nonostante siano dati di un anno fa, questi risultati riflettono tendenze ancora molto attuali: più di 1 giovane su 5 sperimenta ansia, e quasi 1 su 3 prova imbarazzo nel rivolgersi a un professionista della salute mentale.
I risultati dell’indagine
Solo il 41% degli adolescenti ha dichiarato di sentirsi felice, mentre il 21% prova ansia o preoccupazione e il 6% si sente triste. Tra le problematiche più frequenti riscontrate tra i coetanei spiccano la dipendenza da internet e social (52%), la mancanza di autostima (41%) e le difficoltà relazionali con gli adulti (40%). Quasi la metà dei ragazzi ritiene che un maggiore supporto da parte dei genitori sarebbe fondamentale, mentre il 39% desidera una maggiore attenzione alla salute mentale nelle scuole. In molti, tuttavia, trovano conforto nella propria rete affettiva: il 74% si rivolge alla famiglia in caso di disagio psicologico, seguito dagli amici (38%), dal supporto psicologico (26%) e dalla scuola (11%).
La resistenza a chiedere aiuto e le sue conseguenze
Nonostante l’importanza del supporto professionale, chiedere aiuto è ancora fonte di vergogna per un giovane su tre, che teme il giudizio della società. La linea di ascolto 19696 ha ricevuto 1459 segnalazioni legate a problematiche di salute mentale nel 2022, mentre il numero di Emergenza Infanzia 114 ha gestito 347 casi.
Affrontare l’ansia tra i giovani richiede un impegno collettivo che coinvolga famiglie, istituzioni educative e società. Creare un ambiente in cui chiedere aiuto sia normale e incoraggiato è fondamentale per rompere il ciclo della vergogna e aiutare le nuove generazioni a gestire l’ansia con serenità.